martedì 14 giugno 2011

UNA PIANTA.


Mia mamma aveva una pianta sul balcone, anni fa.
Era una pianta semigrassa di cui non abbiamo mai accertato la specie, dimenticata li dal precedente proprietario della casa. Era bruttina, bisogna dirlo, e mia mamma l'ha abbandonata a se stessa. La chiamava la pianta "del povero Arturo".
La pianta ha continuato a vivere per decenni, senza una sola goccia d'acqua che non venisse dal cielo.
E in primavera faceva un enorme cappello di fiori minuti e rosa, stupendi, che ricoprivano tutto il vaso fino a terra, a cascata.
Poi un giorno, una primavera, dalla terra invernale non è spuntato niente. E' morta, Improvvisamente, senza un perchè percepibile, senza avvisaglie, niente. Semplicemente, prima c'era dopo non c'era più.
Perchè è questo che fanno le piante. Avvizziscono, se non vengono accudite.
Si può essere fortunati, come mia mamma e la sua pianta, che è sopravvissuta per almeno 15-20 anni da sola.
Si può essere meno fortunati come me, che se solo dimentico di bagnare i miei fiori dopo 3 giorni il mio balcone è una infinita distesa di sterpaglia rinsecchita.
Ma di una cosa si può essere certi: le piante in vaso non sopravvivono da sole.
Magari il nostro balcone è talmente rigoglioso che accudire amorevolmente tutte le piantine che vi crescono è un impegno che occupa diverso tempo. Magari alle volte non ne abbiamo voglia, e speriamo che un temporale notturno faccia il lavoro al nostro posto.
Magari qualche volta funziona
Ma a lungo andare, le foglie diventano gialle, la terra inaridisce. E guardarle senza annaffiarle non le fa rifiorire.

La stessa cosa vale per tutto.
Il corpo, per esempio.
A 20 anni le tette di una donna - anche quelle grosse - stan su da sole.
E perchè non dovrebbero?
Poi il tempo passa e ops.... l'impalcatura inizia a cedere.
Ci guardiamo allo specchio e ce ne accorgiamo... ma questo non basta a invertire la rotta.
Abbiamo visto, ora dobbiamo fare.
E' il caso di mettersi d'impegno coi pettorali, se vogliamo riportarle agli antichi fasti.
E se siamo pigre, ebbene, abbiamo due soluzioni: superare la pigrizia, oppure continuare a guardare e piangere senza far niente, ma anche senza lamentarci.

E, signore e signori, burtto a dirsi, ma questo è ciò che accade anche ai rapporti personali.
Amici, genitori, compagni che siano.
Fare affidamento sul fatto che un amico ci sarà amico per sempre punto-e-basta è totalmente irrealistico.
L'amicizia, l'amore, vanno accuditi, vanno fatti crescere e nutriti, curati.
E questo è un atto volontario, non qualcosa che avviene da se.
E' qualcosa che si FA, non qualcosa che si PENSA.
Come potremo pensare che il nostro amico resti tale se non gli telefoniamo mai per sapere come sta?
O peggio, se gli telefoniamo solo x lamentarci dei nostri propri problemi, e non abbiamo orecchie per i suoi?
Forse oggi siamo stanchi, stremati, abbiamo litigato col capo, col marito e con tutte le nostre amiche, ma trovare un momento per lui anche se andremmo molto più volentieri a rintanarci sotto il piumone NON E' fingere un interesse che in realtà non abbiamo. NON gli stiamo mentendo. Stiamo accudendo il rapporto con lui. Lo stiamo facendo fiorire.

Una amica mi ha detto che la coppia è come una pianta.
Che è una cosa diversa dalle due persone che la compongono  è come una terza entità.
La quale ha bisogno di acqua, sole, nutrimento, concime.
E a volte è vero, fa un freddo cane per uscire sul balcone con l'annaffiatoio, a volte a causa dei 1000 impegni della vita, la povera pianta viene abbandonata a se stessa. Tanto è florida. Tanto è rigogliosa. Resiste. E' SCONTATO che resista, no? Se ha resistito finora.....
E quelle fortunate vivono lo stesso 15-20 anni, altre muoiono in pochi giorni.
Ma la cosa importante è che quando ricominciamo ad accudirla, essa non esplode di fiori e colori in un giorno.
Aspettarselo è irrealistico e rammaricarsene insensato.
Invece di piangere sui mille fiori che non sono ancora rinati, emozionarci per i piccoli boccioli delicati e tenui che appaiono sotto le vecchie foglie - i quali preludono ad una fioritura straordinaria -  è ciò che ci fa star bene.

E non dimenticarsi più di annaffiarla.

Parere personale.






4 commenti:

  1. mia cara,
    siam sempre li....come quando ci si aspetta che essere felici sia un diritto costituzionalmente garantito ( da chi poi???)
    come tutto, come tutte le cose che contano, che per noi contano s'intende...... ci vuole impegno.
    per fare un buon dolce, avere un bel giardino, un caro amico vicino , un matrimonio sereno...un buon lavoro.
    qualunque cosa sia...ci vuole impegno.
    cose semplici, niente di strabiliante....ma quelle poco giuste attenzioni che aiutano a far funzionare le cose...

    e come disse YODA: Provare no! Fare ! o non fare, non c'è provare!....

    ma questo, è il caso di dirlo, è un altro episodio....
    ;)
    WLP

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  2. uh-oh principessa
    sei una Sorella Jedi anche tu??
    non sapevo...

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  3. ..mia cara...principessa si,ma guerriera....!
    :P
    wlp

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  4. Bellissimo post: non solo parere personale, ma riflessione davvero profonda ed azzeccata!! 

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