martedì 18 dicembre 2007

CONOSCERE IL TERRENO DI SCONTRO

Alle volte pensi di conoscere una persona.


Per esempio, sta per capitare l'evento A, e tu dici a te stessa "la persona in questione reagirà in questo modo preciso"


Così affili le armi, come dire. Prepari una strategia, perchè il "modo preciso" non corrisponde per niente ai tuoi piani, oh no, ma proprio neanche un po'. Anzi, i tuoi piani sono quasi diametralmente opposti, e tu lo sai che dovrai usare tutte le frecce al tuo arco per far girare il fumo nella tua direzione. Anzi, probabilmente, ecco, dovrai anche spingere un po' sull'accelleratore, fare un po' di pressione. Un moderato uso della manipolazione, come dire, quella di cui tutte noi donne siamo così pratiche. Sei preparata. Pregusti la battaglia e senti già sapore di vittoria.


Poi, l'evento A capita davvero e quella che definiamo "persona in questione" ti fa un gesto con la mano, un banale gesto di uso corrente, una cosa che qualunque essere umano fa almeno dieci volte tutti i giorni... ma quel gesto ti fa capire che la reazione all'evento A non è stata affatto quella che avevi prefigurato.


Anzi.


Tutto l'opposto.


Così la Fredda Calcolatrice si trasforma in Paperino col punto di domanda sulla testa, ed esattamente come lui, va a gambe per aria.


Le sue armi si spuntano, i piani si incasinano. E si trova a combattere, si, ma per gli opposti schieramenti. Com'è, come non è, il terreno di scontro cambia, e lei non ne ha più il controllo. La prefigurazione salta e lei si trova trascinata nel campo della pura improvvisazione, senza nemmeno ben sapere cosa diavolo sta improvvisando.


Ha perso il controllo della situazione.


Recuperarlo? Girare la situazione a proprio vantaggio? Possibile. Ma molto, molto più difficile del previsto.


Non c'è pace sotto gli ulivi.

1 commento:

  1. eh, ma sei sibillina.....
    cmq sono cose che capitano, molto più spesso di quanto pensi, cara la mia puffoletta ;)

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