venerdì 31 agosto 2007

CIAO GIAN

Quando la cosa non ti tocca troppo da vicino, si riescono sempre a trovare parole sagge, e magari anche vere, che in linea teorica dovrebbero portare conforto, anche se non si sa se a chi le pronuncia o a chi le ascolta. Quando invece ti riguarda direttamente, allora è tutta un'altra storia.


Gian è mancato improvvisamente, senza preavviso, senza una avvisaglia, niente. E' andato a dormire e non si è risvegliato. Era il mio padrino di battesimo, il più vecchio amico di mio padre. E quando parlo di amicizia, dico qualcosa che è durato per tutti i 71 anni della vita di entrambi.


Una tragedia. Un uomo gentile e simpatico, goliardico, sempre pronto alla battuta, a una serata tra amici, allo scherzo e all'allegrezza in compagnia. Sarebbe diventato nonno alla fine di settembre, un nipote a lungo atteso che provocava l'ilarità di mio padre, che un po' lo sfotteva, diciamolo, dall'alto dei suoi due pargoli.


Mi aveva mandato un mazzo di rose bianche, meno di un mese fa, per la nascita di Lorenzo. Era stato a cena a casa dei miei solo la scorsa settimana. Stava bene. O almeno, sembrava.


Ieri c'è stato il funerale. Una cerimonia assolutamente poco coinvolgente, fredda, inutile. C'erano gli amici di sempre, quelli si, caldi e stretti gli uni attorno agli altri, sguardi increduli e lucidi, braccia attorno alle reciproche spalle, quei "non ci posso credere" sussurrati appena, più veri delle insulse parole di un giovane prete in piedi su un pulpito fatto di argilla


Io, beh, io... io ho visto i costumi, le scene, ho riconosciuto il copione. E i simboli, i simboli rubati e distorti che mi provocano sempre uno stato d'animo a mezzo tra l'iracondo e l'incredulo.... il calderone della Gran Madre Cerridwen, ridotto su un altare a servire la lucida follia di qualcuno che non aveva mai neppure conosciuto il grande uomo il cui sangue dovrebbe trovarvisi dentro.... e almeno, stavolta la candela era vera e non recava strani simboli che la facevano sembrare un fondo di magazzino. L'ultima funzione funebre a cui ho partecipato (nel 2004) aveva candele finte, elettriche, e un cero enorme con stampigliata sopra la data del giubileo, passata ormai da 4 anni. Non c'è rispetto.


La parte più commovente, infine,è stato vederlo nella sua ultima casa, al cimitero. A parte il continuo blaterare del prete (il nostro fratello, il nostro fratello.... ma era mica fratello tuo, che diamine!), quello da veramente l'idea della definitività della situazione. Un amico ha detto poche parole su un cortile e una bicicletta, frasi semplici e sentite e non false e preconfezionate come le altre sentite in quei tristi momenti.


Mi ha colpito che il... come chiamarlo? muratore? operaio? che ha sigillato la tomba avesse un ragazzino pre adolescente come aiutante. Il conrasto era evidente, tra noi amici e parenti in lacrime e lui, giovane e bello, pantaloni corti e maglietta, e un berretto di Valentino Rossi appoggiato ad un vasetto di fiori di una tomba ancora non occupata. I due hanno lavorato senza una parola, in rispettoso silenzio, parlandosi coi gesti e con gli occhi per non turbare ulteriormente il grave momento. Il ragazzino non sembrava per niente intimorito dal compito che stava assolvendo, e io penso onestamente che avrà in futuro un rapporto con la morte assai migliore del mio e di quello della maggior parte delle persone che conosco.


La cerimonia è finita... andiamo in pace. Sapendo che quella via toccherà a tutti, presto o tardi. Gli ultimi abbracci, con gli occhi ora un po' meno lucidi, le mani un po' più salde, un accenno di sorriso, magari, su qualche viso.


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A margine di tutto ciò, di un dolore vero e sentito personalmente, vorrei dire una parola sul fatto che oggi ricorre il decennale della morte di Lady D. e che tutti i TG ne hanno parlato, e che ci sono stati programmi televisivi a lei dedicati su diversi canali. Il decennale di Madre Teresa, ricorso pochi giorni orsono, è scivolato via in silenzio.

martedì 28 agosto 2007

CESSO.....

Seguito vicissitudini con le quali non vi tedio, abbiamo cambiato il copriwater di uno dei due bagni di casa, quello "di servizio", che il 7enne usa da sempre come suo.


Il marito provvede al montaggio dell'attrezzo (trasparente, con un motivo di conchiglie e pesciolini che nuotano, 'na roba kitch da vomitare)  la sera stessa dell'acquisto, e passando poi davanti alla porta del bagno rigorosamente spalancata nota il suddetto 7enne in fase di puzzolente collaudo.


Tutto contento lo apostrofa: ehi, visto che carino il nuovo water???


Risposta: si papi, CI SI CAGA DA DIO!!!!



... mumble... mumble... mamma pensierosa.......

martedì 21 agosto 2007

HARRY POTTER AND THE DEATHLY HALLOWS - lunghissssssimo


Va bene, via... vogliamo parlarne?? La mia forzata permanenza ospedaliera mi ha consentito di leggerlo a tempo di record (con costanti contatti via sms con amici e amiche che lo stavano leggendo, inviando messaggi deliranti del tipo “nooooo primo morto a pag 57” e simili...) e per levare subito ogni dubbio vi dico: mi è piaciuto. Ma non mi ha entusiasmato. LOrdine della Fenice e il Principe Mezzosangue li ho trovati decisamente migliori.



Per chi non lo avesse ancora finito o per chi lo aspettasse in italiano, da ora in poi scriverò in un colore poco leggibile... se volete saperne di più non avete che da evidenziare il testo per renderlo comprensibile.



Dunque da dove cominciare.... innanzitutto il libro secondo me è corto. La zia JK ci ha abituati a trame complesse, con colpi di scena e trovate estremamente interessanti, ma qui per me c'è materiale per due libri, e invece abbiamo un libro solo. Un libro sulla ricerca degli horcrux, prima, e uno sui Deathly Hallows dopo. Dove è il senso di incasinare tutto raccontando tutto insieme? La narrazione ne risulta impoverita e oltremodo velocizzata, quando invece l'autrice è sempre riuscita a creare un mondo fantastico ma assolutamente plausibile, con soluzioni che sfiorano la genialità (nel loro genere, ovviamente.... le passaporte per esempio sono fantastiche per me!!!). Insomma sono quasi convinta che se esistesse una comunità magica, probabilmente sarebbe organizzata esattamente come quella della Londra di Harry!!



Quanto alla trama... beh, la questione dei tre oggetti misteriosi donati dalla morte (estorti, si potrebbe dire) ai tre fratelli è interessantissima e ha la sua originalità. Ho trovato assolutamente plausibile che Harry fosse il discendente dell'ultimo fratello e che possedesse quindi già il mantello per diritto ereditario (anche se, a conti fatti, la storia risale a oltre 1000 anni prima), meno probabile invece che il secondo oggetto – la pietra – fosse in suo possesso per un fortuito caso della sorte (era la pietra dell'anello di Serpeverde che era ANCHE un horcrux! Che esagerazione!!). Ma meno che mai credo che tre ragazzini di 17 anni abbiano nello spazio di un anno scolastico decifrato l'enigma legato alla bacchetta, che aveva a suo tempo impegnato maghi ben più adulti e potenti (Albus Silente tra essi, per non citare il signore oscuro), scoprendone con velocità sospetta l'ubicazione. Eccessivo.



La storia personale di Albus Silente è convincente. Non ho invece apprezzato molto l'espediente di piazzare Abenforth in un pub di Hogsmeade, specie perchè non se n'è mai parlato prima in alcun libro e perchè i nostri tre eroi non ne sapevano nulla. E' poco plausibile, ed è un trucchetto... Serviva un aiuto per Harry, ed è stato scodellato bello e pronto.



E quanto agli espedienti... via, la conversazione di Harry con Silente alla “stazione”.... non è degna della zia JK. Senza contare che non ha spiegato (o è sfuggito a me??) cosa fosse quell'essere che si dibatteva dietro ai due, che Harry voleva aiutare e Silente continuava a dire che non era possibile.



Trovo inoltre che ci siano alcune parti che sono, come dire, “mancanti” nel libro. Ad esempio, mi è spiaciuto molto non avere alcuna notizia o quasi su quanto stava succedendo a Hogwards mentre i nostri tre baldi fanciulli giravano per il mondo apparendo qua e la. Abbiamo saputo che l' ES si era ricostituito sotto la guida di Luna, Neville e Ginny (a proposito, il suo vero nome è Ginevra, l'avete notato???), ma sono certa che ci sarebbero state decine di storie da raccontare, sulla “gestione Piton”, sulla resistenza degli insegnanti come la McGrannit, sui due Mangiamorte che erano stati inviati ad insegnare Difesa e Babbnologia... ecco perchè dico che ci sarebbero voluti due libri!!! Inoltre trovo un vero e gran peccato che Ginny sia stata praticamente tagliata via da questo capitolo finale, perchè negli ultimi due libri trovo che le fosse stato costruito un personaggio veramente bello ed interessante. Una ragazza vera, come dire, intraprendente e dotata, spigliata e vivaddio decisamente insofferente nei confronti dei suoi fratelli maggiori... ed anche Hagrid è sostanzialmente assente. Tutto sembra troppo incentrato sempre e solo su Harry.



E poi, diciamolo, io sono una ragazza romantica e mi aspettavo non un capitolo intero ma insomma, almeno due righe su dove-come-quando Harry e Ginny tornano a essere fidanzati, per non parlare di Ron ed Hermione. Va bene, lo so: non è mica Harmony. Però che diavolo, ci siamo sciroppati due o tre libri di puro delirio tra Hermione e Ron, tra litigi e riappacifiazioni, nonché una lunga sessione di sensi di colpa di Harry quando non sapeva come fare per fidanzarsi con la sorella del suo migliore amico iperprotettivo e supergeloso... un minimo di soddisfazione era chiedere troppo????



Hermione: meriterebbe un capitolo a parte. Lei è decisamente fantastica. Se non fosse per lei quei due babbei di Harry e Ron sarebbero finiti nelle mani dei Mangiamorte a pagina 2. Altro che prescelto, altro che bambino-che-è-sopravvissuto. E' lei che ha tutte le idee e tutte le soluzioni, come al solito. E la sua sfuriata contro Ron quando lui ritorna improvvisamente è assolutamente impagabile. Strepitosa.



Quanto a Piton, beh... poteva essere uno stronzo che aveva ingannato Silente per anni, o un eroe che aveva ingannato Voldemort. Lieta che la scelta sia caduta sulla seconda soluzione. Non è chiaro come abbia potuto resistere alle arti da Legilimens del Signore Oscuro, pur essendo un potente occlumante. Forse perchè il suo odio per Harry – che gli ricordava inesorabilmente James – in fondo era reale, anche se aveva deciso di proteggerlo per amore di Lily. Poco plausibile secondo me il fatto che Lily e Severus fossero vicini di casa da bambini e che si fossero conosciuti prima degli anni della scuola, ma in fondo non poi così impossibile. E c'è comnque almeno un riferimento nell'Ordine al fatto che lei difendeva Severus dalle angherie di James e Sirius. Ed è il giusto coronamento di quanto fin dal primo libro era stato preannunciato: tutto parte e torna all'Amore, l'unica cosa che Voi Sapete Chi non riesce a comprendere.



Veniamo ai morti. Innanzitutto sono assolutamente indignata che sugli elenchi apparsi su internet prima della pubblicazione del libro non comparissero ne Edwige ne il nostro povero Dobby. La scelta di far morire un Weasley tutto sommato era abbastanza prevedibile, voglio dire... sono metà di mille, non potevano sfangarla tutti. Non afferro invece il motivo di sterminare praticamente tutta la famiglia di Tonks: suo padre, suo marito Remus Lupin e lei stessa, poco dopo aver avuto un bambino. L'ho trovata una scelta poco coraggiosa, come a voler minimizzare i “danni”, senza prendere personaggi più – diciamo – in vista, come uno dei ragazzi di Hogwords per esempio, che forse i fan avrebbero gradito meno.



Beh, ma non ho solo critiche eh? Ho trovato fantastica la prima parte alla Tana, fino al matrimonio, e l'incursione al Ministero è stupenda! E a dire la verità il racconto della sera della morte di James e Lily mi ha praticamente fatto piangere (fortuna che era notte e non mi ha vista nessuno....).



D'altra parte, il ciondolo-horcrux che fa incattivire chi lo porta al collo... non vi ricorda niente?



E veniamo infine ad Harry. Fortunatamente NON si è trasformato in un eroe senza macchia e senza paura e senza incertezze, ma è rimasto credibile come ragazzo che si trova ad avere a che fare con cose più grandi di lui e che spesso e volentieri non ha idea di dove mettere le mani (trovo che sia la parte migliore della caratterizzazione del personaggio); temo però che fornire protezione a TUTTE le persone presenti alla battaglia di Hogwords offrendosi spontanamente a Voldemort sia francamente un filo eccessivo, così come resistere nuovamente alla maledizione Avada Kedavra... anyway, è funzionale alla trama, e la trovata di fare in modo che Voldemort ci lasciasse le penne non per mano del nostro giovane eroe è encomiabile... così come ho trovato giusto che Harry non arrivasse a pronunciare l'anatema che uccide, benchè non si sia tirato indietro al momento di lanciare le maledizioni Imperius e Cruciatus. Ragionevole. Lieta inoltre che Draco non sia in fondo in fondo lo stronzo che sembrava nei primi libri, anche se probabilmente la conversione è dettata dalla paura e non da una ritrovata fibra morale...



L'ultimo capitolo invece, per quanto mi abbia deliziato, forse è stato un tentativo di “mettere le cose al loro posto”. Una specie di happy end ritardato, con un Harry trentaseienne sposato con tre figli (James, Albus Severus e Lily, nomi oltremodo prevedibili anche se mancano Sirius e Fred), Ron ed Hermione sposati tra loro e pargolati anch'essi, Neville felicemente sistemato come professore ad Hogwords e dulcis in fundo, il figlio orfano di Tonks e Remus – diciannovenne - che sbaciucchia la figlia dal nome francese di Bill e Fleur... (e a proposito, Bill non doveva diventare un mezzo licantropo??? dimenticato??).



Inoltre ho la sensazione che la buona vecchia zia JK non abbia necessariamente e definitivamente tirato il collo alla gallina dalla uova d'oro... cosa ne dite del figlio primogenito di Harry che gli somiglia come una goccia d'acqua, che va a scuola insieme al figlio di Malfoy, il quale somiglia lui pure come una goccia d'acqua a suo padre? Abbiamo forse un “Hogwords, seconda generazione” in arrivo??



Naturalente, ne Sirius ne James e Lily ne Albus sono risorti... con mio gran sconforto, ma tutto sommato Silente l'aveva detto... “nessun incantesimo può risvegliare i morti Harry, confido che tu lo sappia”.



Ebbene questo è quanto. Se siete riusciti a leggere fin qui senza cadere in coma, vi devo una pizza.



Baci.








sabato 11 agosto 2007

DONNA TU PARTORIRAI CON GRAN DOLORE

... eh beh, quanto a questo, qui non ci facciamo mancare niente!! :-)


Dopo il mio primo parto, con travaglio e cesareo, pensavo che il biblico "gran dolore" avesse trovato una certa qual, come dire sublimazione.. ossia, mi dicevo: Ho fatto la mia parte, ho offerto il mio obolo.


E invece mica.


Dopo appena una settimana di vacanza, zac, fregagtura. Sono dovuta tornare a casa x un problema di pressione......... e con mio gran giubilo sono stata ricoverata in ospedale. Il  12 luglio. Sono uscita il 7 agosto con Lorenzo in saccoccia. Quasi un mese.


Beh c'è da dire che ricoverata per un problema che di fatto non ha sintomi (io stavo da dio se si esclude che mi bucavano e punzecchiavano ogni due x tre) ha il vantaggio (unico e solo) di lasciarti un sacco di tempo libero. Per leggere (HP finito in 2 gg) e per guardare le persone che scorrono nel letto accanto quando la degenza media del reparto è di 3 gg e tu ci stai invece 3 settimane abbondanti.


Mi son fatta una cultura, ho visto donne straordinariamente coraggiose (una ragazza ha partorito un bimbo molto prematuro dopo ben 3 tentativi andati male, e l'hanno rivoltata come un calzino per salvare il suo piccolo, ma lei non si è mai scoraggiata, e pensava già al prossimo), altre straordinariamente spaventate e forse immature... altre ancora ingenue, che sono veute a partorire come se andassero in giostra e non la finivano più di dire, dopo, quanto fosse stato doloroso...... mah!


Beh per parte mia penso di essere stata sicuramente la più fifona del reparto. Quando hanno iniziato a pronnciare la parola cesareo io ho iniziato a tremare come una foglia, e si può dire che non ho ancora smesso... :-)


Io non capisco davvero come si possa scegliere questa operazione a priori, anche quando non ce ne sia una reale necessità. Io non giudico, sia chiaro. Dico solo che molte volte si punta essenzialmene sul parto indolore e si escludono tutte le altre informazioni che potrebbero essere utili a una donna per decidere del suo proprio parto.


Senza dolore? beh, senza dolore l'atto in se di partorire. Però prima nell' ordine ti fanno una flebo - che porebbe non essere una tragedia se avete vene buone - , ti infilano un catetere e ti rifilano pure  una puntura in mezzo alla schiena, fin nel midollo spinale, il che con un buon anestesista non è dolorosissimo, ma nemmeno esente da rischi.


Dopodichè ti operano, ti estraggono l'estraibile (se volete i dettagli non avete che da chiedere) ti posizionano su una barella spostandoti come un tronco di albero e ti portano tuo figlio. A quel punto non senti le gambe, hai perso tra il mezzo litro e il litro di sangue, ti senti come un boxer suonato ma diavolo, vedi il tuo piccolo e tutto va a meraviglia.


La giornata trascorre bene, ti riappropri lentamente delle gambe, che non muovi ma godi della consapevolezza che se volessi, potresti, e ti dici "ehi wow non è poi male..." ma poi arriva la notte. L'anestesia finisce definitivamente il suo corso e inizi a sentire male.


Non so cosa pensino le altre donne che hanno passato l'esperienza, ma il mio pensiero è stato "1000 travagli piuttosto di questo!" Insomma un male boia. Beh, diamine. L'agocannula già ce l'hai, che conta una flebo in più o in meno??? Via una bella dose di antidolorifico e gli asinelli iniziano a volare e si colorano gli elefanti di rosa...... peccato che restano volanti e rosa anche la mattia dopo, qando ti svegli e non capisci se hai sognato tutto e in realtà sei reduce da una brutta sbronza o cosa.


Ma anche questo passa.


Quel che passa più lentamente è il male che senti nelle viscere ogni volta che ti muovi, o che ti devi alzare, o andare a fare una banalissima pipì. Coltellate, praticamente. E in tutto questo allatti, cambi patelli, frequenti la nursery, ricevi parenti (ansiosi) mostrandoti assai più radiosa di quel che ti senti in realtà


Il tutto per una settimana circa. Contro, se vi dice male, 12 ore di dolore che dopo meno di mezza giornata non ha praticamete strascichi.


Ora, valutate un po' voi...........

3 AGOSTO 2007